Imbecille sarà lei

Il mondo dei fumatori di pipa probabilmente dall'esterno sembra un eletto ritrovo di compiti gentlemen che, con toni sommessi e linguaggio felpato, discutono di battute di caccia alla volpe avvolti in completi di tweed e mollemente adagiati in poltrone di cuoio capitonnè: appare impossibile che in un contesto tanto ovattato ci sia spazio per incomprensioni, litigi e contumelie. La realtà (per fortuna) è ben diversa: si può litigare sulla fiammatura di una pipa o sull'aromatizzazione di un tabacco tanto quanto su un partito politico, su una squadra di calcio o su qualunque altro argomento suscettibile di opinioni diversificate.
Capita così che, in un gruppo Facebook dedicato al lento fumo, una discussione neanche ricordo più su cosa degeneri fino al punto che un amico si prenda, praticamente di punto in bianco, del TOTALE IMBECILLE (scritto proprio così, in tutte maiuscole).
L'episodio di per sé sarebbe stato da derubricare ad innocua intemperanza verbale ma si rivelò invece la scintilla in grado di accendere una miccia che probabilmente covava da molto tempo all'insaputa un po' di tutti. Ben presto infatti si formarono due fazioni contrapposte che, dietro due valutazioni diverse del casus belli, propugnavano due visioni inconciliabili di ciò che significasse discutere di pipe e tabacchi (forse più in generale: di ciò che significasse discutere, tout court) e quindi di come dovesse essere gestito un gruppo di discussione sull'argomento.
La conseguenza di questo stato di cose fu inevitabile: l'uscita dal gruppo campo di battaglia dello scontro da parte un nutrito numero di persone. Per un giorno o due l'idea che circolò fu quella di limitarsi a continuare a frequentare gli altri gruppi  di discussione presenti nella sterminata galassia con la "f" bianca, ma poi cominciò a farsi strada l'idea di costruirsi una casetta parva sed apta nobis in cui poter stare (telematicamente, beninteso) in pantofole e rilassati: come si direbbe dalle mie parti, sciambrati.
Fu così che lo scorso ottobre nacque un nuovo gruppo Facebook sotto l'icastica denominazione de I TOTALI IMBECILLI CON LA PIPA.

Ricordo ancora con piacere il senso di liberazione che accompagnò tutti noialtri durante i primi giorni di funzionamento del nuovo gruppo: liberazione da quella che ci sembrava una cappa di buonismo relativista che - a furia di ripetere che tutti i gusti sono creati uguali e che l'importante è divertirsi - veniva di fatto a negare la possibilità stessa di qualunque discussione minimamente argomentata. E libertà da un clima zuccherosamente amichevole in cui qualunque manifestazione di dissenso veniva accolta con doloroso, stupito rincrescimento. Perchè noi credevamo (e ancora crediamo) che in fatto di pipe e tabacchi (e non solo) non è vero che sia tutto uguale purchè piaccia. Crediamo che - fermo restando il sacrosanto diritto di ognuno di fumare e trarre godimento da quello che crede -  ci sono tabacchi buoni e tabacchi scadenti, così come pipe belle e pipe brutte; e soprattutto riteniamo fermamente che si possa discutere di questi argomenti avendo opinioni divergenti, che si possa mettersi reciprocamente in discussione e prendersi reciprocamente in giro senza che nessuno debba farsi saltare la mosca al naso per questo.

Non so se questo approccio tollerante e scanzonato sia l'unico che funzioni: ma nel nostro caso ha di sicuro funzionato. Ha funzionato a tal punto che in molti casi alla frequentazione telematica si è aggiunta una frequentazione nella vita reale, fatta di momenti di condivisione più o meno allargata di esperienze, tabacchi e anche di buon cibo e buon vino. Esito a usare un termine per me assoluto come amicizia ma di certo la vicinanza che percepisco (ricambiata) per molti avventori di questo strampalato luogo di ritrovo è un dato di fatto reale e tangibile al di là dello sterile nominalismo.
Di recente questa comunità che in linea di principio è fatta di bit ed elettroni ha compiuto un ulteriore passo verso l'acquisizione di uno status di realtà fattuale con la gemmazione di un Pipa Club che è stato accolto nelle fila del Pipa Club Italia diventandone da subito il primo per numero di soci. Qui trovate il blog che racconta le prodezze di questa valorosa avanguardia rivoluzionaria.

E la riprova che ci siano cose che ci accomunano al di là della passione per i prodotti  della Nicotiana Tabacum sta nel fatto che spesso a queste riunioni conviviali si sono aggregati familiari che con pipe e tabacchi non avevano e non hanno nulla a che fare,  e che per di più sono stati contenti dell'esperienza fatta.
Cosa sia questo quid che ci accomuna io non saprei dire di preciso: forse è un meta-quid, più un atteggiamento generale nei confronti dell'esistenza che un tratto concreto. Un atteggiamento fatto di benevolo disincanto, di voglia di non prendersi troppo sul serio, di gusto per la leggerezza nell'accezione in cui ne parlava Calvino.

Ed è per questa strada che si spiega il paradosso (tale solo in apparenza) per cui buona parte delle discussioni più interessanti e stimolanti degli ultimi mesi le abbia fatte confrontandomi con persone che si definiscono, non senza orgoglio, "totali imbecilli".

Un gruppo di imbecilli consapevoli e fieri di essere tali. Como, 5 aprile 2014. Foto (C) Marco Mason




Commenti

  1. Superlativo. Definisce soavemente l'Imbecillità e le gioie che ne derivano. Chapeau!

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    1. L'imbecillità è ciò che Glenn Gould avrebbe definito "a state of wonder". Ciao e grazie per la visita! :-)

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