Esercizi di traduzione dal polacco, 7

Quello che segue potrebbe essere un editoriale apparso su un giornale o una rivista dei nostri giorni. Proprio di questi giorni, di oggi o al massimo di un paio di mesi fa.
E invece è apparso sulla rivista "Kultura" (il periodico culturale dei polacchi fuoriusciti dalla Repubblica Popolare, pubblicato dapprima a Roma e poi a Parigi) più di trent'anni fa a firma Sławomir Mrożek. Lascio al mio inclito pubblico il compito di trarre le conclusioni da questa circostanza, e vi lascio in compagnia della scrittura sempre affilatissima del Nostro.



SALUTI DA PARTE DI



Ciao, sono io, il vostro immortale, eterno, universale Cretino.
Sono stato ovunque, ci sono stato sempre. Ma solo adesso sto davvero bene, sono sotto protezione e il mio futuro si prospetta più roseo di qualunque altro futuro nel passato: è finalmente giunto il tempo di due assiomi grazie ai quali mi sento meglio di quanto sia mai stato.
Innanzitutto, è stato stabilito con certezza che io non esisto. Così come il diavolo, mi sento splendidamente dentro questa mia proclamata inesistenza. Si sa che il diavolo (che peraltro è mio cugino) solo di rado e malvolentieri si presenta nella sua vera forma; è un campione di mimetismo e sa bene il perchè: la credenza universale che non esiste gli dà la massima libertà d'azione. 
La faccenda con me funziona esattamente allo stesso modo. Continuate a essere certi che io non ci sono, ragazzi miei, e io me la sfango alla grande.
Che io non esista non l'hanno proclamato direttamente, ma per me poco cambia. Che io non esista è derivato da considerazioni altamente nobili e da fini superiori, nessuno mi aveva messo in conto, ma per me è ancora meglio così. La mia inesistenza è un prodotto collaterale, un effetto indesiderato - così come in medicina nuove e molto interessanti manifestazioni della sifilide sono un effetto imprevisto e indesiderato dell'aver debellato la sifilide tradizionale, della  resistenza che i batteri sviluppano ai nuovi farmaci. Anche l'ecologia è piena di esempi di questo genere. Detta in breve, quando hanno proclamato che tutti gli uomini sono uguali, ne è derivato che nessuno è più stupido di un altro. Quindi è stato giocoforza ammettere, in nome dell'uguaglianza, che tutti sono ugualmente stupidi oppure ugualmente intelligenti. Questa scelta non è davvero tale, visto che entrambe le alternative sono insensate allo stesso modo. Ciononostante, in nome dell'amor proprio collettivo, è stata scelta la seconda delle due.
Il secondo assioma che giova alla mia salute è la convinzione che l'ideologia (questa o un'altra verrebbe da dire, ma non si può perché si tratta sempre di quell'ideologia che uno sceglie come propria) garantisce ipso facto l'intelligenza di chi la sceglie. E tutte queste ideologie sono raggruppate in due distinti mucchi (1) , chiamati "di sinistra" e "di destra".
Al giorno d'oggi non si può più aprire il giornale, ascoltare la radio, ascoltare e guardare quello che dice e mostra la televisione, né tantomeno parlare con qualcuno, neanche con sé stessi, senza che tutto, davvero tutto, venga etichettato come "di sinistra" o "di destra". Nessuno chiede più se qualcosa è stupido o intelligente, onesto o disonesto, alto o basso, piccolo o grande, aperto o chiuso, rado o denso, molle o duro, rotondo o quadrato, secco o umido, se è fangoso, se è dritto, storto, se profuma, puzza, se sta fermo, cammina, è vivo, è morto, parla, grida, tace, se è velenoso, saporito, se viene da un uccello, da un rettile, da un animale da pelliccia. Dio mio, queste domande potrebbero moltiplicarsi all'infinito visto che infinitamente ricco è il nostro mondo. Invece no, esiste una sola domanda, "progressista o reazionario", "di destra o di sinistra". 
Questo impoverimento, questo appiattimento, questa desertificazione, questa morte dell'intelligenza e della sensibilità umane si sono compiute dapprima dove già l'ideologia impera e poi si sono propagate nel resto del mondo e ovunque avanzano, gradatamente ma velocemente. Il signor Mrożek non legge più la stampa polacca perchè già da lungo tempo la conosce a memoria. Legge ancora l'"International Herald Tribune" ma sempre più malvolentieri, perchè già molto di quello che trova in quel giornale potrebbe citarlo prima ancora di cominciare a leggere. Molto e sempre di più, perciò per lui è sempre più noioso. 
E a me, Grande Cretino, tutto questo va a meraviglia. Chi più si interessa, chi più si preoccupa di me, chi più mi perseguita se l'unica cosa importante è "di destra" o "di sinistra"? Si parla ancora del Grande Inquisitore, lui ancora va un po' di moda, ma sul Grande Cretino silenzio assoluto. Me la spasso ovunque ne abbia voglia, per me "sinistra" o "destra" sono ugualmente buone, purchè trovi una qualunque occasione in una qualunque delle due zone. A volte queste occasioni sono di più qua, a volte là: questo dipende dall'epoca storica, cioè da quale parte è il potere. E per questo non è neanche necessario che sia potere nella sua forma più pura, potere politico: va bene anche lì dov'è la moda: del resto i legami fra moda e potere sono nascosti ma indubbi. Lì dov'è la moda si raccolgono più numerosi i miei discendenti, i miei figli, i miei piccoli cretini, formando un forte gruppo. E preparano sabba, banchetti e rituali nei quali mi manifesto io, il Grande Cretino, in tutta la mia maestà. Sono orge davvero belle. 
I piccoli cretini, i miei bambini adorati, mi rendono tanti servizi. E' noto - vedi l'assioma numero uno - che nessuno è più stupido di un altro. Perciò quando un piccolo cretino qualunque, in una delle innumerevoli discussioni che hanno luogo senza sosta, afferma che di notte è chiaro e di giorno è buio bisogna - perchè non si può fare altrimenti - mettersi a discutere con lui e dimostrare che è di notte che è scuro e di giorno è chiaro. In questo modo quelli che avrebbero qualcosa di più e di più interessante da dire si logorano in queste discussioni, facendo per di più la figura dei fessi perchè chiunque si metta a dimostrare che di notte è buio e di giorno chiaro deve giocoforza fare la figura del fesso. Invece il piccolo cretino che ha iniziato la discussione non fa affatto la figura del fesso, al contrario, il suo è "un pensiero originale", "un'idea interessante". Ovviamente sarebbe molto più semplice dirgli "Stai zitto, piccolo cretino!" ma questo non si può fare a nessun costo perchè sarebbe "una mancanza di rispetto per la personalità umana". 
Sì, gli assiomi numero uno e numero due sono per me una gran bella cosa. Ma vi svelo il segreto più importante della mia potenza: io non sono un essere materiale, sono un'essenza. Sono come l'etere, come un ectoplasma, come l'energia. Per questo posso passare attraverso i muri e entrare nei cervelli, non c'è barriera che mi possa resistere. Scorro, mi infiltro, divento solido, evaporo a mio piacimento. Le condizioni storiche possono essermi più o meno favorevoli ma per mia natura io sono al di là della storia e della sociologia, in ultima analisi indipendente da loro.
Giustamente una volta il signor Mrożek ha osservato che "non c'è nessuno tanto intelligente che almeno una volta non abbia pensato, si sia espresso, si sia comportato in maniera stupida. E non c'è nessuno tanto stupido che almeno una volta non abbia pensato, si sia espresso, si sia comportato in maniera intelligente". Bravo, signor Mrożek, bravo. E tu chi sei, signor Mrożek, che ne pensi, eh? Ecco, appunto, signor Mrożek: per questo e per ogni eventualità è meglio che tu adesso, subito, all'istante, la smetta di scrivere.

(da "Kultura", 4/1985)

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(1): qui Mrożek usa un gioco di parole intraducibile in italiano: "dwie osobne kupy" significa sia "due mucchi distinti" che "due merde differenti".

Commenti

  1. Questo è uno dei migliori siti che parlano di pipe e uno dei blog più belli in assoluto. Andrebbe stampato.
    Spero di leggere prima o poi qualche riflessione sulla triste ripartita dei Dunhill.

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    1. Ciao,
      se Freud ci ha messo lo zampino in tema di tabacchi Dunhill temo che la mia risposta potrebbe non piacerti :-)
      Per me Dunhill produceva tre referenze di valore assoluto: Flake, Dark Flake e Deluxe Navy Rolls. Il resto era paccottiglia più o meno fumabile ma nulla di cui sentire davvero la mancanza.
      La triade virginiosa era effettivamente di gran livello ed è indubbiamente una lacuna che è venuta a crearsi. Ma fortunatamente ho fatto in tempo ad accumularne abbastanza da non dovermi porre il problema per adesso.

      Ciao e grazie delle belle parole.

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    2. No, intendevo dire che Freud ci ha messo lo zampino nel farmi scambiare "ripartita" con "dipartita".
      E dei nuovi McConnell che dovrebbero raccogliere l'eredità dei Dunhill - e dei McConnell in generale - cosa ne pensi?
      Grazie a te.

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    3. Dei McConnell "classici" penso un gran bene: sono tabacchi molto "solidi" con qualche punta di reale eccellenza (Scottish Cake, Scottish Flake, London Mature). Dei nuovi non saprei cosa dirti perchè non ho avuto occasione di fumarli. Qualcuno che l'ha fatto e del cui giudizio mi fido mi riferisce che non siamo esattamente di fronte a capolavori di blending.

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  2. *dipartita, ovviamente. Freud ci ha messo lo zampino.

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  4. Prendo nota. Le ultime tre domande :-) e poi mi taccio. 1) Quali sono le tue cinque english mixture preferite? 2) Cosa ne pensi dei Cornell & Diehl? Cosa ne pensi del Mozart sinfonico di Harnoncourt?

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    1. 1) Non è il mio genere preferito, comunque: McClelland Wilderness (inarrivabile e - ahimè - ormai introvabile), G.L.Pease Samarra, G.L.Pease Key Largo, G.L. Pease Quiet Nights, G&H Balkan Mixture.

      2) Materie prime di ottima qualità spesso messe insieme in maniera dissennata. Catalogo da sindrome di Stendhal. Mi piacciono molto: Exhausted Rooster, Interlude, Easy Times e (a piccole dosi) Crooner.

      3) Interpretazioni molto à-la-Harnoncourt. Personali ma improponibili come unica referenza. Ho un debole per il cofanetto RCA con le sinfonie giovanili.

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